Chirurgia
ortognatica

  • Chirurgia
    ortognatica
  • La chirurgia ortognatica è quella branca della Chirurgia Maxillo-Facciale che permette la correzione delle deformità dello scheletro facciale e delle malocclusioni dovute ad una alterata crescita delle ossa.
    È uno dei principali settori della Chirurgia Maxillo-Facciale in quanto il duplice scopo di questi interventi è correggere l’occlusione dei denti e correggere gli inestetismi del viso conseguenti alla alterata crescita delle ossa.


    Quali sono i pazienti candidati ad essere sottoposti alla chirurgia ortognatica?
    Le persone che hanno una malocclusione su base scheletrica e che quindi non possono essere trattate solo con un trattamento ortodontico.

    Le alterazioni ossee (dismorfosi dei mascellari) possono svilupparsi nei vari piani dello spazio (sagittale, verticale e trasversale) e schematicamente possono essere suddivise in dismorfosi per eccesso di crescita, per difetto di crescita  e forme asimmetriche.

    Alcuni esempi (i più noti) sono:
    • eccessiva crescita della mandibola (progenismo), con presenza di morso inverso (malocclusione di terza classe);
    • difetto di crescita della mandibola (ipoplasia mandibolare), con presenza di un ampio spazio tra gli incisivi superiori ed inferiori (malocclusione di seconda classe);
    • asimmetrie dento-facciali più o meno gravi, con deviazione della mandibola e/o del mento e/o del mascellare superiore.


    Malocclusione di III classe con asimmetria (laterodeviazione della mandibola)


    Cosa fare prima di intraprendere la terapia?
    È necessario eseguire una prima visita  durante la quale si esegue un esame clinico, vengono attentamente valutate le motivazioni del paziente e vengono fornite tutte le informazioni sulla terapia. Nella prima visita vengono valutate le radiografie ed i modelli in gesso delle arcate dentarie. Vengono inoltre fatte le fotografie del viso e le fotografie intraorali dell’occlusione.
    Prima di intraprendere la terapia è necessario eseguire l’estrazione dei denti del giudizio.


    Quali sono le fasi della terapia?
    La terapia che viene eseguita è denomitata “trattamento combinato ortodontico-chirurgico” in quanto è  indispensabile una stretta collaborazione tra ortodontista e chirurgo maxillo-facciale. L’ortodontista ha il compito nella prima fase del trattamento, che dura circa 1 anno, di spostare i denti e di preparare le arcate dentarie per la successiva fase chirurgica. Il chirurgo maxillo-facciale con l’intervento sposta le ossa,  ripristina una corretta occlusione e nello stesso tempo armonizza l’estetica del viso. Dopo l’intervento l’ortodontista esegue una rifinitura sull’occlusione che dura circa 6 mesi.


    Come viene programmato l’intervento?
    L’intervento viene programmato sulla base dell’occlusione corretta da dare ai denti e sulla base del miglioramento estetico da raggiungere. Per cui vengono calcolati gli spostamenti delle basi ossee (in genere mascellare superiore e mandibola) ed in base a questi si confezionano degli splint (placche) occlusali che servono a guidare lo spostamento delle ossa durante la chirurgia. La fase di programmazione ha avuto un miglioramento notevole negli ultimi anni grazie all’ausilio della tecnologia. Per cui oggi questi interventi possono essere programmati con una metodica computerizzata di chirurgia virtuale (Virtual Surgical Planning), eseguendo le osteotomie e gli spostamenti ossei con una precisione millimetrica su un modello virtuale del cranio del paziente corrispondente all’originale.




    Programmazione virtuale dell’intervento (VSP) con le osteotomie dei mascellari


    Come viene eseguito l’intervento?
    L’intervento viene eseguito in anestesia generale. Il chirurgo Maxillo-Facciale esegue dei tagli precisi sulle ossa della faccia chiamate osteotomie, le muove nei vari piani dello spazio e le fissa rigidamente nella corretta posizione. L’intervento viene eseguito per via endorale, senza cicatrici esterne sul viso, e non comporta quasi mai il bloccaggio intermascellare rigido (cioè l’immobilizzazione con fili metallici delle arcate dentarie tra loro); infatti le moderne tecniche chirurgiche di fissazione delle ossa (con placche e viti) consentono una rapida ripresa funzionale. Vengono solitamente posizionati degli elastici che servono a guidare l’occlusione.
    In molti casi di anomalie dei mascellari sono presenti altri inestetismi del viso (per esempio: naso, mento, zigomi); in questi casi è possibile eseguire procedure di chirurgia estetica insieme alle procedure ossee o in un secondo momento.

    La chirurgia ortognatica ha effetti positivi ed importanti sulla funzionalità (masticazione, respirazione, fonazione), sull'estetica del viso e complessivamente sulla qualità di vita del paziente.
  • casi clinici
  • video